L’art. 49 della Costituzione Italiana recita: “tutti i Cittadini hanno diritto di associarsi liberamente in Partiti per concorrere con metodo democratico a determinare la politica nazionale”.
La parola “politica”, significa: “amministrazione della città per il bene di tutti ed alla quale tutti i Cittadini partecipano”.
Gli Italiani hanno quindi pensato di mettersi assieme, visto che l’unione fa la forza, confluendo, la maggior parte di Operai, Braccianti e Pensionati nel Partito comunista italiano; nella Democrazia cristiana sono confluiti in maggior parte Cattolici, “ricchi”, Capitalisti, Industriali; altri nei tanti Partiti minori, ottenendo così un maggior peso politico in difesa dei loro diritti, del posto di lavoro, del salario e della pensione
Basti pensare che sino a quando c’è stato il P.C.I., gli Operai italiani erano i meglio pagati in Europa ed i Pensionati le pensioni più ricche, ora in Europa, tutte queste categorie sono in penultimi fra quelli che percepiscono di meno.
Anche a Pieve funzionavano le Sezioni locali dei Partiti quali D.C., P.C.I. e P.S.I., qui, periodicamente, si ritrovavano gli iscritti, simpatizzanti e a volte, per problemi importanti anche molti Cittadini non allineati, per discutere, proporre, criticare conoscendo chi era a Roma per difendere i loro interessi, ora non più, a Roma vengono mandati rappresentanti non del territorio, che non conosciamo, che fanno ben poco nell’interesse dei Cittadini, non sono certamente dei Politici, sono dei POLITICANTI e noi tutti ne paghiamo le conseguenze.
Il 28 luglio 1981 Enrico Berlinguer, segretario del P.C.I., lanciava l’allarme, inascoltato, sulla questione morale, affermando “alcuni partiti di oggi sono soprattutto macchine di potere e di clientela, gestiscono interessi, i più disparati, i più contraddittori, talvolta anche loschi, comunque senza alcun rapporto con le esigenze e i bisogni umani emergenti, oppure distorcendoli, senza perseguire il bene comune”.
I Dirigenti dei Partiti citati da Berlinguer hanno continuato, imperterriti, il loro deplorevole comportamento, e solamente nel 1992, con “TANGENTOPOLI” anche gli Italiani si sono resi conto di quanto aveva affermato Berlinguer 20 anni prima.
Sono spariti i Partiti storici, sono nati nuovi movimenti, ma col risultato, per noi Cittadini, d’essere sommersi di scandali, corruzioni, clientele, malavita, non c’è Opera Pubblica in cui non emergano Tangenti e scandali.
Se pensiamo che i Cittadini italiani quarantenni non hanno conosciuto, se non mi modo dispregiativo, i Partiti e molti di loro, per negligenza o mancato interesse per la Cosa Pubblica, non hanno mai approfondito cosa erano i Partiti, qual’era il loro scopo e cosa facevano o non facevano per il bene di tutti Noi ed i risultati si vedono, purtroppo.
Forse si stava meglio quando c’erano i Partiti politici, sicuramente sino al 1981!!!