Per l’ennesima volta i Cittadini di Pieve si vedono costretti a fare le più che giuste lamentele a proposito dell’acqua che sgorga o non sgorga dai nostri rubinetti.
Tutti i Candidati a Sindaco hanno nel loro programma la soluzione del problema acqua con la costruzione di un nuovo bacino, senza tener conto che fin dal gennaio 1995, in Comune c’è un progetto a firma dell’ing. Giorgio Chieu, già approvato dalla Regione, che prevede la realizzazione di un bacino in località Croso (sopra la Frazione di Rumianca) della capacità di 150 metri cubi, alimentato da una tubazione del diametro di 100 mm, (con una portata di gran lunga superiore alla necessità del nostro Comune) già posata e funzionante, che capta l’acqua nel Torrente Arsa.
L’acqua dell’Arsa è stata più volte analizzata, ed anche l’ultima effettuata dalla ditta Graia Srl di Varano Borghi (VA), l’analisi batteriologica ha riconfermato la sua potabilità.
La zona interessata al bacino progettato è già servita di strada carrozzabile e quindi non necessità di grandi finanziamenti per costruire l’opera.
Questa carenza d’acqua è iniziata quando, a seguito della prevista bonifica, è stato vietato l’uso del pozzo che serviva quale emergenza qualora il livello del bacino mostrava carenza a seguito dell’intasamento della presa in Marmazza.
L’ACQUA E’ INDISPENSABILE PER LA VITA
Chi amministra bene dovrebbe dare l’assoluta priorità per fornire i propri Cittadini di tale bene vitale, garantendone sempre la giusta quantità e l’assoluta potabilità.
Non ci vengano a dire che non ci sono soldi, o che non è loro competenza, la salute dei Cittadini deve sempre essere, a qualunque costo, tutelata.
I nostri Amministratori, e sono sempre gli stessi da vent’anni, hanno invece preferito costruire:
l’ ALBERGO, tuttora vuoto, non funzionante;
la CASA ASSISTITA, minimamente usata per non dire vuota;
il MUSEO in montagna, con minori visitatori del previsto;
le STRADE, gli ASCENSORI inutili, e
TANT’ALTRO, non necessario e meno importante dell’acqua.
NEL FRATTEMPO PAGHIAMO ANCHE L’ACQUA NON POTABILE, VERGOGNATEVI!